Fabrizio De André: il
cantore degli ultimi
De André ci invita,
oggi più di ieri, a una vera e propria “conversione”, nel senso originario del
termine, a un “cambiamento di mentalità, di prospettiva”, sui temi della pace,
della guerra, della giustizia, della comunione, della redistribuzione della
ricchezza, dell’ospitalità, dell’accoglienza, invitandoci a «versare il vino e
spezzare il pane» perché qualcuno dice: «Ho sete e fame».
L’annuncio di De André
è segnato dalla struggente ricerca di riscatto della condizione umana.
Sintonizzarsi sulle sue frequenze è orientare la coscienza verso i derelitti e
gli emarginati, verso i “perdenti” che il mondo, da sempre, lascia sul terreno
nella sua inarrestabile corsa verso il trionfo materiale: mercato, tecnologie,
deterrenza totale.
Riscoprire e
riascoltare oggi un album come La Buona Novella, ad esempio, è provare a
mettersi davanti alla croce e rivolgersi a tutti gli altri crocifissi della
storia. A tutte le morti innocenti. È provare a mettersi in dialogo con una
coscienza laica che ha saputo interrogare con profondità l’esperienza umana
restituendone, spesso senza troppi orpelli e con tratti di crudezza, la
ricchezza e la problematicità.
Un'esperienza di ascolto e di riflessione in tre tappe:
Versò il vino spezzò il pane per chi diceva ho sete ho fame
Sabato 11 marzo 2023
Nella
pietà che non cede al rancore ho imparato l'amore
Sabato 6 maggio 2023
Dai
diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior
Gli incontri si svolgeranno dalle ore 17.30 alle ore 19.30. Al termine di ogni incontro, per chi lo desidera, ci sarà la possibilità di cenare insieme.
Animerà gli incontri padre Mariano Iacobellis sj, professore di storia e filosofia all’Istituto Massimo di Roma e grande studioso di Fabrizio De André.